Nella vita dei nostri animali può capitare che essi debbano subire interventi chirurgici o procedure che richiedono il ricorso all’anestesia generale. Ciò è spesso fonte di preoccupazione per i proprietari, che noi cerchiamo di tranquillizzare mettendo a loro disposizione la nostra professionalità e la nostra preparazione.

Il rischio anestesiologico non può essere evitato, ma se ben conosciuto e ben approcciato viene ridotto enormemente. E’ generalmente influenzato da 3 fattori:

  1. Paziente: età e stato di salute hanno un ruolo determinante nella determinazione del rischio; con le moderne conoscenze anestesiologiche e con le attrezzature giuste sono ad oggi poche le situazioni in cui l’anestesia è controindicata in maniera assoluta. Noi non abbiamo un solo protocollo anestesiologico ma applichiamo ad ogni paziente un protocollo che risponda alle sue esigenze e rispetti le sue problematiche. E’ per questo che consigliamo per ogni paziente che deve essere posto in anestesia una visita con i nostri Anestesisti, nella quale verranno valutati eventuali elementi di criticità e consigliati gli esami appropriati.
  2. Tipo di intervento: il rischio anestesiologico cambia ovviamente in base al tipo di procedura che il paziente deve subire. Interventi di chirurgia maggiore (laparotomie, toracotomie, ortopedia,…) hanno ovviamente un rischio più alto rispetto a procedure di chirurgia minore (interventi su cute, sottocute, …) o diagnostiche (radiografie, …). Tale rischio è comunque ridotto al minimo applicando protocolli operativi studiati ad hoc.
  3. Tipo di anestesia/attrezzature/Preparazione del personale: come detto sopra per ogni paziente viene applicato un protocollo anestesiologico personalizzato. La maggiorparte delle procedure viene eseguita in anestesia generale gassosa: l’animale viene prima tranquillizzato con farmaci iniettabili, poi l’anestesia prosegue con la somministrazione di gas che, una volta inspirati, agiscono a livello cerebrale dove determinano la perdita di coscienza. I principali vantaggi dell’uso di questi gas sono la scarsa tossicità epatica/renale; la facile reversibilità (una volta chiusa l’erogazione dei gas il paziente si sveglia in pochi minuti); maneggevolezza (si può decidere minuto per minuto il grado di profondità dell’anestesia); rapida eliminazione (già pochi minuti dopo il risveglio la quantità di gas nel sangue è dimezzata). Durante l’anestesia il paziente è costantemente monitorato da apparecchiature (ECG, misurazione pressione, capnografia, pulsossimetria,…) e dall’Anestesista, in modo da poter correggere precocemente eventuali problemi.

Durante le procedure chirurgiche viene garantita al paziente la terapia del dolore generale (con derivati della morfina) o locale.

Abbiamo cercato con queste parole di far capire come non sia giusto temere a priori l’anestesia e come sia importante affrontarla con preparazione e professionalità. Siamo a vostra disposizione per ogni chiarimento o domanda.